Yeshe Tsogyal
(757 – 817)
Compilatrice degli insegnamenti di Padmasambhava, fu la consorte del grande Maestro Tantrico indiano Padmasambhava, il fondatore della tradizione Nyingma del buddhismo tibetano, secondo cui lei è paragonabile a Padmasambhava. Le pratiche di meditazione a lei associate enfatizzano la sua qualità di illuminata, e la loro forma le assimila alle pratiche tantriche delle divinità. è conosciuta con il nome di Vajravarahi, Tara o Sarasvati. Il buddhismo tibetano la riconosce come Buddha femmina.
“Dalla bocca di un loto nacque la dea svelta, eroica liberatrice che si presentò in forma umana tra le montagne innevate del Tibet”.
Tra i tibetani laici è vista come un Buddha che prende la forma di una donna comune, per essere accessibile per all’uomo medio, che, per il momento, vede la sua forma Vajravarahi come una divinità pienamente perfetta. Infatti, Yeshe si mostra in qualsiasi forma di emanazione che saprà domare o qualsiasi persona, proprio come, ad esempio, la luna piena nel cielo si riflette in vari corpi d’acqua.